Gradualmente ripiombo nella meccanicità della mente. Tale consapevolezza mi provoca una gran malinconia. Con braccia troppo deboli e minute alleno il grembo a ricordare, a sentire tutto quel che vedo e che provo, a dar fiducia al grembo, ma pensieri di testa s’infiltrano, s’incastrano, s’aggrovigliano al barlume di fede e risalgono in superficie perché non sanno più tener l’aria nei polmoni ed esplodono in scintille. Si dissolvono nell’aria vacua, perdendosi. Volteggio con la testa ebbra e il petto gonfio d’emozioni rapprese alla ricerca di una strada che mi conduca al mare, per imparare come i pesci, a nuotare.
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ARANCE SUGLI OCCHI 
Ciao Denise! Come stai? Mi chiamo Rebeca 🙂
Mi piace veramente molto la tua pagina e mi piacerebbe se fosse possibile parlare un po’ con te. Hai magari instagram o qualche altra cosa?
Buona giornata!
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Ciao Rebecca, ti ringrazio, puoi contattarmi su Telegram, mi chiamo Shell. 🙂
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Ciao Rebecca, grazie! Ti ho cercato e vedo solo una persona chiamata Yang Ki Woon. Sei quella?
Se non sei quella, magari mi puoi aggiungere te, sono « rebeccadorata »
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Ho l’immagine di un gatto nero con un bicchiere di vino, forse così mi trovi meglio.
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Niente.
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Non ti trovo ! Proviamo con l’e-mail, uvaementa12@gmail.com
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Va bene, ti cerco io.
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